Tour de France 2022, pace fatta tra Küng e Guerreiro? “Era una normale situazione di gara”. Ma l’elvetico: “Non si è visto che mi ha spruzzato l’acqua in faccia”

Stefan Küng e Ruben Guerreiro mettono (quasi) una pietra sopra al loro litigio. Durante la seconda tappa del Tour de France 2022, i due corridori erano stati colti dalle telecamere mentre discutevano tra loro, con il portacolori della Groupama-FDJ che aveva afferrato per il casco il portoghese della EF Education-EasyPost come per costringerlo a guardare davanti a sé. Un gesto che avrebbe potuto costare la squalifica al cronoman elvetico, che alla fine è invece stato multato per 500 franchi svizzeri dalla giuria, che non ha evidentemente ravvisato violenza nel suo comportamento. Oggi, emergono nuovi dettagli su questo litigio, con i due protagonisti che sembrano essersi lasciati alle spalle il brutto episodio.

Era una normale situazione di gara – ha dichiarato Guerreiro a Cyclingnews – È tutto ok, siamo amici”. Meno sintetico è stato Küng, che, ha rivelato come il portoghese non abbia propriamente accettato fino in fondo le sue scuse, arrivate nel dopo tappa: “Ci siamo scusati a vicenda e ci siamo detti ‘ok, eravamo nella foga del momento’. È molto importante che possiamo calmarci e risolvere da soli le nostre controversie. C’è rispetto reciproco. Sappiamo che dovremo correre insieme per altri 19 giorni, quindi non c’è rancore“.

L’elvetico ha poi fornito ulteriori dettagli su quanto accaduto: “Sono salito sul lato destro della strada, ho superato Ruben e mi sono messo davanti a lui, e poiché aveva un compagno di squadra davanti non ne è stato molto contento. Mi ha detto alcune belle parole e continuava a guardarsi intorno. Io mi sono spaventato, gli ho toccato il casco e gli ho detto ‘guarda davanti’. So che non avrei dovuto farlo, perché è una sacra regola del ciclismo quella di non toccare nessuno o togliere le mani dal manubrio”.

Küng ha poi aggiunto che le telecamere hanno solo ripreso il suo gesto ma non hanno ripreso Guerreiro spruzzargli dell’acqua in faccia. “Ci sono sempre due parti, voi mi avete visto afferrare il suo casco, ma tutte le belle parole che mi ha detto, l’acqua della borraccia in faccia, non si sono viste. Sono cose che accadono costantemente”.

Il campione europeo delle crono ha comunque accettato la sanzione della giuria: “Capisco che l’UCI debba multarmi, ma insisto nel dire che il mio gesto non è stato affatto violento. Non è stato un pugno. Se dai un pugno a qualcuno, devi finire fuori gara, ma non lo stavo prendendo a pugni o gli stavo facendo del male. Sono felice di poter continuare. Accetto la multa, ma voglio insistere sul fatto che non ci sia stata violenza nel mio gesto“.

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